A Coaching Power Tool By Giovanna Milesi, Expat Life Coach, SINGAPORE
È credo per poter arrivare a questo che ho scelto di diventare Coach. Era uno degli strumenti che volevo sviluppare per aiutarmi a gestire la relazione con le mie figlie.
La differenza tra “agire” e “reagire” risiede principalmente nell’approccio e nel controllo che si ha di fronte a una situazione o a uno stimolo esterno.
Di seguito provvedo a riportare una dettagliata spiegazione delle differenze tra i due concetti, applicati nel contesto del coaching.
Agire vs. Reagire
Agire
“Agire” significa eseguire un’azione in modo conscio e deliberato, dopo aver considerato attentamente la situazione. Chi agisce prende l’iniziativa e fa scelte che rispecchiano i propri obiettivi, valori e principi, invece di essere guidato da circostanze esterne o emozioni immediate.
Inoltre, agire implica assumersi la responsabilità delle proprie azioni e sentirsi in controllo della propria esistenza. Chi agisce sente di avere la capacità di influenzare i risultati delle situazioni e di perseguire efficacemente i propri scopi.
Agire con consapevolezza e comprensione profonda consente di fare scelte più informate e coerenti con le proprie intenzioni.
Nel contesto del coaching, “agire” fa anche riferimento alla capacità del coach di assumere un ruolo attivo e proattivo nel supportare il coachee nel raggiungimento dei suoi obiettivi.
Si tratta di un’azione finalizzata a favorire il cambiamento positivo e l’autorealizzazione del coachee, mentre si rispettano e si valorizzano le sue risorse e la sua autonomia decisionale.
Si seguito riporto alcune delle modalita’ con cui il coach supporta il coachee nel percorso lavorando sul concetto di “agire”:
- Facilitazione del processo di cambiamento
Il coach agisce come guida nel processo di cambiamento del coachee, aiutandolo a definire obiettivi chiari e specifici.
Utilizzando tecniche di ascolto attivo e domande potenti, il coach facilita la riflessione e la comprensione delle priorità del coachee.
Per poi creare un piano d’azione concretoche permetta il raggiungimento dell’obiettivo.
Durante il percorso, il coach offre supporto costante, aiutando a mantenere la motivazione e a superare gli ostacoli. La cosi detta Accountability
- Promozione dell’autonomia e della responsabilità
Il coach promuove l’autonomia e la responsabilità del coachee durante il percorso. il coach invita il coachee a esplorare le proprie risorse interiori e a prendere decisioni indipendenti.
Facendo cosi, il coachee e’portato ad assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni e dei risultati ottenuti.
Il coach utilizza domande mirate e ascolto attivo per stimolare la riflessione e l’auto-consapevolezza, aiutando il coachee a sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide in modo autonomo e a crescere rispetto agli obiettivi che si e’ prefissato (che siano di natura personale o professionale).
Il coach offre un equilibrio tra “sfida” e “supporto” al coachee, spingendolo a superare i propri limiti e ad esplorare nuove prospettive.
Il coach utilizza tecniche di stimolazione per incoraggiare il coachee a uscire dalla propria “comfort zone” e stimolandolo ad andare “oltre”.
Allo stesso tempo, il coach deve cercare di fornire un sostegno empatico e incoraggiante, creando un ambiente sicuro e di fiducia: in questo modo il coachee può affrontare le proprie paure e incertezze, in cui non esiste un giudizio di alcun genere ma solo accoglienza.
- Ascolto attivo e domande potenti
Il coach utilizza l’ascolto attivo e domande potenti per guidare il processo di esplorazione e riflessione del coachee.
In questo modo il coachee viene aiutato ad ottenere una maggiore chiarezza sui propri obiettivi cosi’ come sui propri valori, e questo facilita una comprensione delle proprie motivazioni.
Con l’ascolto attivo consente al coach di comprendere meglio le esigenze del coachee: mentre le domande potenti aiutano a stimolare il pensiero critico e la consapevolezza, fondamentali per un esito positivo del percorso di coaching.
Il coach offre feedback costruttivo e privo di giudizi al coachee, condivide osservazioni e intuizioni preziose.
Con questo approccio il coach consente al coachee di acquisire una maggiore consapevolezza dei propri comportamenti e delle proprie azioni, aiutandolo a individuare aree di miglioramento e potenzialità di crescita.
Inoltre, il coach indirizza il coachee verso nuove prospettive o metodi, incoraggiandolo ad essere creativo nella ricerca di soluzioni efficaci.
Reagire
La definizione piu’ immediate di “reagire” e’ la risposta a qualcosa con un comportamento o una risposta specifica. In termini più generali, “reagiare” può anche rappresentare il modo con cui una una persona gestisce i cambiamenti o le difficoltà nella vita.
Nel coaching, “reagire” si riferisce ad una risposta ad un evento o ad uno stimolo esterno, effettuata immediatamente e senza pensarci. Questa risposta è spesso istintiva, basata su impulsi o abitudini profondamente radicate, piuttosto che su una riflessione consapevole. Quando reagiamo così, le nostre azioni e parole possono essere influenzate dalle emozioni del momento (come paura, rabbia o ansia), senza un’analisi approfondita della situazione.
L’obiettivo del coaching è trasformare queste reazioni automatiche in risposte più consapevoli e controllate, aiutando le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, così da affrontare le situazioni in modo più equilibrato e ponderato.
Nel contesto del coaching, il coach può aiutare il coachee a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie reazioni e a trovare strategie per gestire in modo più efficace le situazioni sfidanti.
Una di queste strategie potrebbe essere la mindfullness, la pratica della consapevolezza, l’individuazione e la modifica di comportamenti limitanti e l’apprendimento di tecniche per gestire le emozioni. L’obiettivo è aiutare il coachee a passare da una reazione automatica a un’azione più consapevole e deliberata, permettendogli di prendere decisioni più informate e in linea con i propri obiettivi e valori.
Di seguito cerchero’ di fare una sintesi delle classiche tipologie di reazione e delle modalita’ con cui un coach puo’ aiutare il proprio coachee.
Una persona può rispondere emotivamente a una situazione senza prendersi il tempo necessario per riflettere e valutare la situazione in modo razionale. Ad esempio, potrebbe reagire con rabbia, frustrazione o paura, senza considerare appieno le conseguenze delle proprie azioni. Questo tipo di reazione istintiva può portare a comportamenti impulsivi, che potrebbero peggiorare la situazione o creare ulteriori problemi. Spesso, queste risposte emotive immediate sono guidate da sentimenti profondi o esperienze passate, piuttosto che da un’analisi calma e ragionata.
Nel proprio lavoro, il coach aiuta il coachee a riconoscere schemi di reazione automatica e a sviluppare la capacità di rispondere consapevolmente, considerando tutte le variabili della situazione e le possibili conseguenze delle proprie azioni.
Per raggiungere questo obiettivo, si inizia analizzando ed esaminando quali sono sentimenti che portano a situazioni in cui sono emerse reazioni istintive per identificare se ci sono fattori specifici che fanno “scattare” la reazione come coach introdurrei pratiche di auto-riflessione per aumentare la consapevolezza delle reazioni emotive e dei pensieri automatici nel qui e ora . Tecniche come la meditazione e il mindfulness sono utilizzate per aiutare il coachee a gestire le emozioni intense attraverso respirazione e rilassamento.
L’obiettivo principale e’ quello di sviluppare risposte più consapevoli, incoraggiando la pratica di fare pause prima di rispondere, valutare le intenzioni altrui e considerare le conseguenze delle proprie azioni.
- Risposte basate su schemi comportamentali precedenti
Le persone tendono a rispondere in modo automatico seguendo schemi comportamentali o sulla base di esperienze che vengono dal passato.
Questi schemi, oltre che da esperienze vissute, possono anche derivare da credenze o abitudini consolidate nel tempo. Questi schemi di reazione spesso sisviluppano come meccanismi di difesa, in particolare in situazioni stressanti o difficili. Tuttavia, possono anche diventare limitanti se non vengono riconosciuti e modificati consapevolmente.
In un processo di coaching, si deve iniziare con un’analisi approfondita delle situazioni in cui emergono queste risposte automatiche: cosi’ come una analisi delle emozioni che le accompagnano. Il coach lavora insieme al coachee per capire come ci si sente a seguito di una reazione istintiva e di cui ci si pente.
Una volta identificati questi schemi, il coach aiuta il coachee a sviluppare trovare in se nuove strategie di risposta. Anche in questo caso e’ opportinto utilizzare tecniche di riflessione per interrompere il ciclo delle reazioni automatiche, esercizi di mindfulness per aumentare la consapevolezza del momento presente, e pratiche di auto-regolazione emotiva per gestire le emozioni in modo più efficace. Il coachee impara cosi’ a sostituire i vecchi schemi limitanti con comportamenti più costruttivi.
- Reazioni impulsiva alle emozioni
Le emozioni intense possono spesso portare a reazioni immediate e irrazionali. E’ questo quello che si verifica classicamente quando una persona reagisce impulsivamente a una critica o a un feedback negativo senza prendersi il tempo necessario per elaborare una risposta ponderata. Questa reazione in genere e’ determinata da emozioni come rabbia, frustrazione o ansia, che possono condizionare, se non addirittura offuscare, il giudizio razionale e portare a comportamenti impulsivi.
In un percorso di coaching, il coach aiuta il cliente a scandagliare le situazioni che tendono a scatenare reazioni impulsive: e cerca di aiutare a comprendere le emozioni sottostanti che le alimentano.
Rispetto alle migliori tecniche da utilizzare, il coach potrebbe introdurre esercizi di respirazione o meditazione per aiutare il coachee a ritrovare calma e controllo durante momenti di stress. Inoltre, si lavora a sviluppare strategie di risposta più ponderate, come fare una pausa prima di rispondere a un feedback o riflettere sulle intenzioni dell’altra persona e sulle possibili conseguenze delle proprie azioni.
Attraverso questo lavoro, il coachee impara a gestire meglio le proprie emozioni intense, trasformando le reazioni immediate in risposte più equilibrate e consapevoli. Questo non solo migliora la comunicazione e le relazioni interpersonali, ma aiuta anche a sviluppare una maggiore resilienza e capacità di affrontare critiche e feedback in modo costruttivo.
- Mancanza di consapevolezza delle proprie reazioni
Le persone spesso reagiscono senza essere pienamente consapevoli delle emozioni o dei motivi che guidano il loro comportamento. Questa mancanza di consapevolezza può rendere difficile individuare e affrontare le cause profonde delle loro reazioni impulsive.
Nel coaching, il coach aiuta a migliorare la consapevolezza del cliente riguardo alle proprie reazioni. Questo aiuta il coach a riconoscere schemi ricorrenti, con tecniche di auto-riflessione e mindfulness che sono tese ad aumentare la consapevolezza delle emozioni e dei pensieri automatici.
Come sempre nel percorso di coaching, il passo successivo è sviluppare strategie per rispondere in modo più consapevole, come riflettere sulle intenzioni dell’altra persona e considerare le conseguenze delle proprie azioni. Anche in questa situazioni. Con feedback continuo e revisione, il cliente impara a interrompere i vecchi schemi reattivi e a rispondere in modo più equilibrato.
Reagire
Nel coaching, “agire” significa che il coach prende un ruolo attivo nel guidare il coachee verso il raggiungimento dei suoi obiettivi. Questo implica aiutare il coachee a identificare le sue risorse, sviluppare strategie efficaci e promuovere il cambiamento positivo, nel pieno rispetto della sua autonomia decisionale. “Agire” comporta una pianificazione proattiva e l’incoraggiamento continuo per facilitare l’autorealizzazione del coachee.
D’altro canto, “reagire” nel coaching riguarda la trasformazione delle risposte istintive e automatiche del coachee in reazioni più ponderate e consapevoli. In questo caso il coach aiuta il coachee a diventare più consapevole delle proprie emozioni e comportamenti, favorendo risposte equilibrate e controllate alle diverse situazioni. Questo processo permette al coachee di affrontare le sfide in modo più riflessivo e sereno, migliorando la sua capacità di gestire le emozioni e prendere decisioni che non siano emozionali o istintive.
Sviluppare la capacità di “agire” anziché “reagire” richiede una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, nonché la capacità di gestire le situazioni in modo calmo e razionale.